Casello autostradale per Bibione di Alvisopoli
Il 10 maggio 2017 alle ore 20 presso il Teatro Comunale Luigi Russolo di Portogruaro, si terrà la tavola rotonda sul nuovo casello autostradale per Bibione, organizzata da Fondazione Think Tank Nord Est. Daranno il loro contributo a questo importantissimo convegno: Gianluca Forcolin, Vice Presidente Regione Veneto, Carlo Bagnoli, Professore di Innovazione Strategica Università Cà Foscari Venezia, Mariagrazia Santoro, Assessore alle infrastrutture e territorio Regione Friuli Venezia Giulia, Antonio Ferrarelli, Presidente Fondazione Think Tank Nord Est ed i sindaci di Gruaro, Latisana, San Michele al Tagliamento e Fossalta di Portogruaro.
Fondazione Think Tank Nord Est ha realizzato uno studio riguardante il possibile nuovo casello autostradale per Bibione, il casello di Alvisopoli, che avrebbe lo scopo di liberare l’attuale casello di Latisana dalle chilometriche code che, ogni estate, i turisti di Bibione e Lignano devono sopportare.
Tra luglio e agosto, sono oltre 800 mila gli arrivi dei vacanzieri e questo provoca inevitabilmente un eccessivo traffico ed molti disagi.
Grazie al casello autostradale di Alvisopoli, il traffico si dimezzerebbe con oltre 370 mila mezzi dirottati su Lignano e Bibione. Questo renderebbe sicuramente più agevole e scorrevole il traffico verso le due località turistiche. Evitare ore di code vuol dire creare nei turisti un ricordo positivo della vacanza e generare un passaparola che invogli altri turisti a scegliere le nostre spiagge come meta per le loro vacanze al mare!
Riuscire a creare un nuovo sbocco autostradale che dia respiro alle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno arrivano sulle spiagge dell’Alto Adriatico, è una questione di primaria importanza soprattutto visti i nuovi e maggiori flussi previsti per questa stagione appena iniziata.
La popolazione tutta, è stata invitata a partecipare per dimostrare il proprio interesse verso una tematica che secondo, Fondazione Think Tank Nord Est, porterà anche nuovi posti di lavoro a tutto l’indotto, incrementando l’economia del territorio, provata da questi ultimi anni di crisi economica.
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